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Politeama, il dado è tratto: iter e tempistiche

Entra nel vivo il cammino che porterà, da qui a due anni, al recupero dello storico spazio di Piazza XX Settembre. Bonoldi: “Onoriamo la volontà di chi ci ha donato il patrimonio”

A metà maggio il voto in consiglio comunale, entro l’estate il progetto preliminare. Poi un 2022 dedicato alla progettazione puntuale e capillare dell’opera e un 2023 di lavori.

Questo il nuovo corso targato Politeama, secondo teatro nella storia di Varese, il primo nel piano di rinascita dell’amministrazione Galimberti, che punta a farne lo spazio di riferimento della città, fiore all’occhiello, luogo di incontro, simbolo di rigenerazione, al pari del comparto stazioni, di Piazza Repubblica e del Palaghiaccio.

La struttura, di proprietà di Fondazione Molina, comporterà un accordo da 50 mila euro l’anno di canone a carico di Palazzo Estense, mentre i lavori gravenno sugli attori dell’accordo di programma, cioè Comune e Regione Lombardia, alleati di una sfida. Ma di che cifre parliamo? Circa 10 milioni di euro: stima spannometrica e ancora tutta da calibrare, precisa il sindaco, ma di gran lunga inferiore rispetto a quella che pretenderebbe la realizzazione di un teatro ex novo.

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