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Sanità, grido unanime: “Più infermieri, più pagati”

Il Consiglio Regionale lombardo vota una mozione bipartisan per un piano di assunzioni e di adeguamento degli stipendi del personale alla media europea. Monti: “I nostri professionisti sono i più poveri”. Solo in Lombardia ne servirebbero 9.500 in più

Assunzioni e aumento degli stipendi.

Richieste pratiche almeno quanto urgenti quelle ribadite dal Consiglio Regionale della Lombardia, che ha votato all’unanimità una mozione bipartisan con cui si chiede alla Giunta di intervenire presso la Conferenza Stato-Regioni. Obiettivo: mettere a punto un reale piano di assunzioni e adeguare gli stipendi del personale infermieristico e delle professioni sanitarie a quelli europei.

Nella nostra Regione – spiega il Presidente di Commissione Emanuele Monti – mancano all’appello 9.500 infermieri (3.500 nelle RSA, 4.500 nelle strutture sanitarie e 1.500 infermieri di famiglia).

Problema, quello degli organici, che si riflette nei loro stipendi, tra i più bassi d’Europa. Prosegue Monti: “Un infermiere italiano guadagna mediamente 27.382 euro l’anno, contro i 32.092 della Francia, i 34.212 della Spagna, gli oltre 45mila della Germania, i 48.167 dell’Irlanda e i 91.290 mila del Lussemburgo. Peggio di noi fanno solo Grecia ed Estonia”.

E se il dato sui compensi rappresenta un danno su scala nazionale, nelle province di Varese, Como e Lecco, l’effetto è ancor più deprimente, visto che, a parità di professione, nella vicinissima Svizzera si guadagna ben di più e tante professionalità di buon livello attendono solo il momento giusto per lavorare oltreconfine.

Sempre a proposito degli infermieri:

per riascoltare il presidente dell’ordine varesino, Aurelio Filippini, clicca qui

per rivedere il servizio sul deficit di infermieri nelle RSA e RSD, clicca qui

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