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Varese in bianco: numeri, mezzi e contratti

Amministrazione comunale, Centro Geofisico e ditte cui fanno capo i mezzi anti neve, hanno tirato le somme dell’emergenza di ieri, riconoscendo le criticità ma ponendo in risalto la straordinarietà del fenomeno e le conseguenze deleterie della chiusura della A8

50 mezzi spargisale e spazzaneve, appartenenti alle tre aziende che si sono aggiudicate un appalto triennale per la manutenzione delle strade e la gestione delle nevicate. Valore complessivo dei contratti, 2 milioni di euro.

Questa la “dote” del Comune di Varese, che nel pomeriggio di sabato ha voluto tracciare un bilancio dei disagi provocati dalla forte nevicata di venerdì: una giornata da incubo per gran parte della provincia, viste le tante chilometriche code di auto che hanno costretto centinaia di persone a ore di attesa e a tragitti interminabili.

Una sorta di “operazione trasparenza”, quella voluta dal sindaco Davide Galimberti, affiancato (virtualmente) dall’assessore alla Mobilità Andrea Civati, dal dirigente Gianluca Gardelli e dal meteorologo Paolo Valisa, il quale si è soffermato sulla straordinarietà del fenomeno meteorologico: in sintesi, più neve del previsto e un arrivo della pioggia tardivo rispetto agli iniziali auspici.

“I problemi ci sono stati eccome – ha ammesso il primo cittadino – Ma abbiamo gestito l’emergenza in modo ben più efficace rispetto ad altre zone della provincia“.

Online anche le tre ditte (Fontana, Civelli e Speroni) cui fanno capo i mezzi anti neve, in azione nelle tre diverse zone del capoluogo: nord, sud-est e sud-ovest. I rispettivi vertici hanno garantito il massimo impegno dei propri addetti, al lavoro per 18 ore consecutive, ma hanno segnalato le difficoltà incontrate nel corso degli interventi: traffico intenso che, spesso, impediva agli spazzaneve di raggiungere le aree più critiche (il momento clou della nevicata ha coinciso con l’impennata degli spostamenti per motivi di lavoro); auto parcheggiate malamente sulle vie di passaggio dei mezzi; piante di giardini privati abbattuti dalla neve sulla pubblica via.

Indubbiamente, sottolinea la ditta Civelli, la chiusura dell’autostrada ha dato il colpo di grazia a una situazione già delicata, riversando migliaia di mezzi su una viabilità interna già appesantita.

 

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