L’elenco trasuda grandi nomi, autorevolezza, esperienza maturata sul campo.
Per restare in Salute, agganciare le traiettorie di cambiamento e muoversi nel solco delle nuove sfide tracciate da un sistema sociosanitario sempre più cronico e decentrato, il Comune di Varese si appoggia a un gruppo di lavoro incaricato di studiare criticità, elaborare risposte, formulare suggerimenti, progetti, linee guida da portare al tavolo delle aziende sanitarie e di Regione Lombardia.
Nel laboratorio, come lo definisce il consigliere delegato Guido Bonoldi, figurano tanti medici, in attività o a riposo, primari, specialisti di vari ambiti, presidenti degli ordini direttamente coinvolti, amministratori locali e manager di settore, compreso l’ex direttore della sanità lombarda Carlo Lucchina.
Ma al netto della competenza, decisamente indiscussa, il nodo da sciogliere resta l’incisività: come potrà un gruppo squisitamente consultivo spingere la gioiosa macchina sociosanitaria dalla linea teorica all’applicazione pratica?
In queste interviste Matteo Inzaghi gira la domanda a tre dei nomi più affermati presenti al tavolo: il Senatore Antonio Tomassini, l’ex Rettore Renzo Dionigi e l’avvocato Vincenzo Salvatore.
E ai più maligni, i quali ipotizzano una qualche relazione tra questo gruppo e le elezioni regionali dell’anno prossimo, il sindaco Davide Galimberti risponde telegrafico: “I singoli facciano quel che vogliono, ma il Comitato pensi alla salute”.
A seguire, l’elenco completo dei componenti:
Roberto Molinari, Guido Bonoldi, Giovanna Beretta, Aurelio Filippini, Filippo Bianchetti, Franco Caravati, Matteo Casali, Fanny Cecconi, Renzo Dionigi, Hitcham El Moutaoukil, Fiorella Gazzetta, Cinzia Iommazzo, Andrea Larghi, Emanuele Lettieri, Carlo Lucchina, Alberto Macchi, Leonardo Mendolicchio, Giulio Minoja, Antonella Monachello, Raffaele Novario, Francesco Perlasca, Graziella Pinotti, Salvatore Pisani, Andrea Pomi, Vincenzo Salvatore, Giovanna Scienza, Simona Sessarego e Antonio Tomassini.
