A Pergine la Coppa Italia. A Varese, il proscenio.
Un po’ di amarezza sportiva per i Mastini, certo. Ma lo sport è sport, nulla è scontato e una sconfitta, oltre ad essere sana, contribuisce a distinguere i tifosi autentici, dai sostenitori di comodo.
Ma al di là del giudizio sul ghiaccio, ad aver vinto, senza se e senza ma, è il territorio.
A due anni dalle Olimpiadi di Milano-Cortina, Varese conferma la propria centralità in termini sportivi e la propria efficienza in termini organizzativi.
Senza contare la gratificante frequenza di eventi e competizioni di rilievo internazionale: pochi mesi fa i riflettori ciclistici della Tre Valli Varesine, all’orizzonte i campionati di canottaggio, senza trascurare il ruolo europeo del basket biancorosso e, appunto, la consolidata rinascita dell’hockey, impreziosita da un impianto nuovo di zecca.
Tutti assi nella manica di una provincia che ha il compito di dimostrarsi all’altezza delle potenzialità.
