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Accumulo di animali, non è amore

Case piene di animali, spesso ammalati e in condizioni igienico-sanitarie pessime. Si credono dei “salvatori” ma la scienza li definisce “animal hoarders”, ovvero accumulatori seriali di animali. L’importante testimonianza del coordinatore provinciale dell’OIPA di Varese che ha provato sulla sua pelle sensazioni e orrore quando ha varcato quelle soglie e l’approfondimento della psicologa Ilaria Falchi per capire il fenomeno ancora sommerso.

Portarsi a casa ogni cane trovato a girovagare sul territorio non è sempre prova certa di amore verso i quadrupedi. In questa puntata di “Amico cane”, la dott.ssa Ilaria Falchi, psicologa e psicoterapeuta che da anni si occupa della relazione uomo-cane, ci parla di un fenomeno diventato ormai frequente e riconosciuto a livello scientifico, l'”animal hoarding”, ovvero l'”accumulo di animali”, considerato un disturbo psicologico pericoloso e ancora sommerso. Nelle case dei cosiddetti “animal hoarders” sono state ritrovate dalle guardie zoofile dell’OIPA, decine di animali domestici, principalmente cani e gatti, in condizioni igienico-sanitarie pessime. In studio il coordinatore provinciale dell’Oipa di Varese, Carlo Tomasini che ci porta la sua importante testimonianza. Ma come riconoscere gli “animale hoarders” e come fermarli? 

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