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“Finti ritrovamenti” e la storia di Gastone chiuso in un sacco

Schivi, preferiscono rimanere liberi in branco piuttosto che la vicinanza dell’uomo, queste sono spesso le caratteristiche che possiedono i cani ritrovati sul territorio. Ma da dove arrivano veramente? Sono cani “salvati” o condannati forse ad un destino peggiore? Ecco l’appello di LNDC che ha interpellato “Amico cane” per fare chiarezza e approfondire l’argomento. E al canile municipale di Varese c’era anche Gastone, il cane ritrovato dopo essere stato chiuso in un sacco di iuta. Vi raccontiamo tutta la sua storia. Per il nostro angolo adozioni la dolcissima Bonnie.

Aumentano i ritrovamenti di cani sul territorio della provincia di Varese ma secondo Alessandra Calafà , presidente di LNDC, associazione che gestisce il canile di Varese e che ci ha interpellato, spesso sono cani che provengono da altre regioni con le cosiddette “staffette dal sud” e che hanno caratteristiche particolari. Ad “Amico cane” la Lega Nazionale per la Difesa del Cane di Varese si è rivolta per informare la cittadinanza delle conseguenze di un fenomeno come questo da non sottovalutare. Con Dario Ferrario, coordinatore regionale Siua e l’avv. Elisa Scarpino, consulente legale di LNDF capiamo il perché.
Che fine ha fatto Gastone il cagnolino ritrovato dopo che era stato chiuso e abbandonato in un sacco di iuta?
E poi la dolcissima Bonnie per il nostro angolo adozioni la potete trovare al canile municipale di VARESE.

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