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Adolescenti come reduci, chiedono aiuto per ripartire

Erika Minazzi plaude alla resistenza dei ragazzi che hanno retto, nonostante tutto, la drammatica discontinuità imposta dalla pandemia e dalle restrizioni. Di tutte le fasce d’età, spiega la dottoressa, la loro è senz’altro la più danneggiata

Il fatto che il numero di adolescenti che chiedono aiuto agli psicologi sia in aumento racchiude due significati, sui quali si sofferma Erika Minazzi in questa nuova puntata di Psicologia in Pillole.

I ragazzi – afferma la specialista – hanno senz’altro subito più dei bambini e più degli adulti il contraccolpo emotivo e psicologico innescato dalla pandemia, trasformatosi in una serie di rinunce che, in quella fascia d’età, pesa più che mai.

Tuttavia – aggiunge – l’aumento di richieste rappresenta anche una prova di maturità e di lucidità: i giovani chiedono ascolto per poter condividere ciò che la situazione ha imposto loro di tenere, innaturalmente, per sé“.

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