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Un 2020 difficile, vissuto col cuore alpino

Il capogruppo Antonio Verdelli condivide con Rete55 un Natale diverso dal solito, meno “fisico”, ma carico di empatia, memoria e generosità: la stessa che le Penne Nere non hanno mai smesso di dimostrare. Nello Speciale di Rete55, i concerti, le iniziative e un bilancio di questo difficile 2020

Giorni speciali che concludono un anno (a dir poco) speciale. Per lungo tempo il 2020 sarà ricordato per le sue insidie, i suoi drammi e l’inedita paura che accomuna il Mondo intero.

Ma è proprio in momenti così che, a farsi notare e a fare la differenza, sono gli slanci di generosità, le operazioni solidali, i gesti, piccoli o grandi, spinti dall’empatia e dallo spirito di servizio.

Tutte qualità che, da sempre, distinguono gli Alpini, protagonisti di migliaia di iniziative pensate per tendere una mano a chi ha bisogno.

Persino in un anno terribile come quello che sta per concludersi, le Penne Nere di Varese sono riuscite a fare molto, seppur in modo diverso, rinunciando a quelle gioiose manifestazioni che da anni ne caratterizzano l’incedere (prima tra tutte, la tradizionale Festa della Montagna).

Per questo il capogruppo Antonio Verdelli ha voluto condividere con Rete55 e con il suo pubblico un Natale carico di aneddoti, musica, ricordi. E voglia di ripartire.

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