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Vaccino, una lunga catena di responsabilità

L’imprenditore Roberto Foglia e l’avvocato Vincenzo Salvatore, esperto dell’ambito farmaceutico, si confrontano da diverse angolazioni sull’ormai prossimo arrivo del vaccino anti covid, soffermandosi sull’elenco delle responsabilità, dei passaggi di consegne, delle criticità logistiche e dei temibili confitti di competenze già registrate nei mesi passati

Il vaccino anti covid è visto, da più parti, come la chiave di volta della lotta al virus, utile ad avviare noi tutti, seppur faticosamente, sul sentiero della normalizzazione.

Parlare di vaccini, però, non implica unicamente un dibattito di carattere clinico. Distribuire a centinaia di milioni di persone, sparse in tutta Europa, le tanto sospirate fialette, significa interrogarsi sulle problematiche legate alla conservazione, al trasporto e al controllo delle preziose dosi.

Ne parliamo con l’imprenditore Roberto Foglia, responsabile della Linea Freddo della ACF Italia di Taino, azienda che da 30 anni fornisce dispositivi medici a numerosi ospedali italiani. E con Vincenzo Salvatore, avvocato esperto del settore farmaceutico.

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